Polittico di Monte San Martino
Il Polittico, attribuito alla tarda collaborazione tra i fratelli Carlo e Vittore Crivelli, proviene dalla soppressa chiesa di San Michele Arcangelo. L’opera celebra la Madonna in trono mentre adora il figlio dormiente. A destra della Vergine si trovano San Michele Arcangelo e San Nicola di Bari; a sinistra San Giovanni Battista e San Biagio.
Il comparto centrale è sormontato da Cristo morto sorretto da due angeli. Alla sua sinistra hanno posto d’onore San Martino, patrono della città, e San Giovanni Evangelista; alla sua destra accennano un dialogo San Giacomo Apostolo e Santa Caterina d’Alessandria.
Nella predella, probabilmente eseguita da Vittore su disegno di Carlo, è rappresentato Cristo Salvatore tra i dodici apostoli. L’esecuzione della tavola è abitualmente attribuita a Vittore, ed è evidente la forte influenza di Carlo sul fratello.
Carlo e Vittore Crivelli
Polittico, 1477 – 1480
Tempera e oro su tavola
Ordine inferiore
Madonna col Bambino in trono, S. Nicola, S. Michele Arcangelo, S. Giovanni Battista, S. Biagio
Ordine superiore
Cristo morto sorretto da angeli, S. Giovanni Evangelista, S. Martino, S. Rocco, S. Caterina d’Alessandria
Predella
Cristo fra gli Apostoli
Dimensioni
Pannello centrale inferiore: 111×50 cm
Pannelli laterali inferiori: ciascuno 100×30 cm
Pannello centrale superiore: 71×47 cm
Pannelli laterali superiori: ciascuno 65×26 cm
Predella: 20×227 cm
Chiesa di San Martino Vescovo
Via Armindo Ricci
Monte San Martino (MC)
Polittico di Monte San Martino
Il Polittico, attribuito alla tarda collaborazione tra i fratelli Carlo e Vittore Crivelli, proviene dalla soppressa chiesa di San Michele Arcangelo. L’opera celebra la Madonna in trono mentre adora il figlio dormiente. A destra della Vergine si trovano San Michele Arcangelo e San Nicola di Bari; a sinistra San Giovanni Battista e San Biagio.
Il comparto centrale è sormontato da Cristo morto sorretto da due angeli. Alla sua sinistra hanno posto d’onore San Martino, patrono della città, e San Giovanni Evangelista; alla sua destra accennano un dialogo San Giacomo Apostolo e Santa Caterina d’Alessandria.
Nella predella, probabilmente eseguita da Vittore su disegno di Carlo, è rappresentato Cristo Salvatore tra i dodici apostoli. L’esecuzione della tavola è abitualmente attribuita a Vittore, ed è evidente la forte influenza di Carlo sul fratello.